Una 17enne ticinese ha avviato le misure di primo soccorso in attesa dell’ambulanza. È nel suo Gruppo Help che ha imparato come agire.
Il 30 maggio dello scorso anno, verso mezzogiorno, Giulia Speziale, studentessa diciassettenne, è in auto assieme alla nonna e da Bignasco sta scendendo verso Locarno. Prima di Cevio, su una piazzuola a lato della strada, nota un ciclista sdraiato in una posizione che le sembra strana, con la bici tra le gambe.
Chiede subito alla nonna di tornare indietro; vuole accertarsi che la persona non abbia bisogno di aiuto. Tornate sul posto, Giulia allontana subito la bici, chiama il ciclista che però non dà segni di vita. Non respira. Giulia chiama subito l’ambulanza e inizia il massaggio cardiaco. L’ambulanza, che nel frattempo ha allertato il medico di Cevio, la segue e la aiuta al telefono. Altre persone si fermano e possono darle il cambio nel massaggio. Dopo una decina di minuti arriva il medico con il defibrillatore e prende in mano la situazione fino all’arrivo dell’elicottero che trasporterà il paziente all’ospedale.
Il ciclista, un sessantasettenne della regione, si rimetterà e contatterà Giulia per ringraziarla e raccontarle cosa gli è successo. Giulia riferirà poi che per lei è stato un episodio emotivamente molto intenso e che dopo l’intervento si sentiva molto stanca.
Per due anni Giulia ha fatto parte del Gruppo Help della nostra sezione della Bassa Vallemaggia e quel che ha saputo fare è motivo per noi di orgoglio e soddisfazione e uno stimolo per continuare il lavoro nella formazione dei giovani. Brava Giulia!